Quando anni fà iniziai il percorso di trasformazione e scelsi di varcar la soglia dentro di me, mi parve di leggere all'ingresso, sulla mia porta interiore: "Perdi ogni speranza, nell'entrare, di smettere di cercare, poiché il viaggio dura tutta la vita!". Ero stufa di convivere con quell'insoddisfazione, quel "mal di vivere", quella sensazione di inadeguatezza, fragilità e paura.
Si, tanta paura di vivere! All'epoca , la mia occupazione principale era creare nella mia vita quella che definivo "stabilità" e rincorrevo disperatamente la "normalità" ed il consueto. Così sono scivolati più di 15 anni tra le dita, nella mediocrità e nell'assoluta assenza di percezione e conoscenza di me stessa. C'e' un detto che rappresenta, perfettamente, la tesi di Sigmund Freud della "Coazione a Ripetere" e riassume, esattamente, la qualità della mia esistenza di allora: Errare è umano , perseverare è diabolico!
Questa definizione di "Coazione a ripetere" ritengo sia molto esaustiva: Tendenza incoercibile, del tutto inconscia, a porsi in situazioni penose o dolorose, senza rendersi conto di averle attivamente determinate, né del fatto che si tratta della ripetizione di vecchie esperienze. (Tratto liberamente dal dizionario Treccani)
1 stupro, 2 matrimoni, due divorzi, 2 relazioni successive patologiche e violente, una dipendenza da lavoro, depressione, rancore, rabbia... non male come risultato della paura del "cambiamento"!
...."la vita è una lotta continua, è sacrificio, l'amore è questione di fortuna, sono sola al mondo, etc.. etc.. ", queste erano le frasi che contornavano la mia vita di allora..Ah!.dimenticavo il condimento principale: la musica .
Non canzoni e musica qualsiasi, solo musica in grado di creare allineamenti attraverso i contenuti che potessero. ulteriormente, gettarmi nello stato di assoluta prostrazione e sopratutto di conferma che " la vita " era così: lo dicevano gli amici, le persone care, persino le canzoni.
Oggi, guardo con gratitudine a tutto ciò poiché mi ha permesso di essere ciò che sono ora ma solo a seguito di una sola, unica e determinante decisione, avvenuta in una frazione di secondo.
Inevitabilmente, proprio perché " ho già dato" sono in grado, aldilà degli studi approfonditi che ho condotto negli anni successivi, di riconoscere negli altri, i meccanismi di auto-sabotaggio e quelle che definisco, le dinamiche di "conferma esterne " in cui molte persone, ad oggi, scelgono ancora di credere.
Qual'è dunque la chiave di svolta?
La chiave di svolta è prendere LA decisione responsabilmente, cui segue, la prima azione immediata necessaria ad innestare, definitivamente, il processo di trasformazione. Questo processo passa dalla conoscenza e dalla pratica di nuove tecniche e metodi efficaci ed utili per il raggiungimento del proprio obiettivo.
Ma chi ha detto che debba essere "lungo"?
(parola che ho udito essere utilizzata da certi professionisti in cerca di "pazienti" nei propri studi)
La mia esperienza mi ha insegnato che, dopo aver acquisito gli strumenti necessari, si può risolvere tutto nel tempo che crediamo, noi stessi, utile per "risolverlo". Questo ci porta ad una notevole autonomia d'azione nel quotidiano.
Oggi la mia vita, in working-progress continuo, viaggia su dei livelli di soddisfazione e risultati concreti appaganti, lontani anni luce dal passato.
Ho la mia famiglia felice, ho creato l'attività dei miei sogni, sono felice tutti i giorni e sto lavorando al progetto che rappresenta il mio personale contributo per un'Italia totalmente diversa. Oggi la mia vita è trasformazione continua, gioia e libertà. E la tua?
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